Cosa è successo all’umanità durante i trecento anni di assenza di Megarette? Questa è la domanda. La scomparsa di Megarette avvenne per mano di gigantesche bestie scimmiesche al servizio dei Neanderthal e tutti ce lo ricordiamo fin troppo bene!
L’Anno zero separa quello che c’era prima da quello che verrà poi. L’Anno Zero è il momento che vede la scomparsa della divina Megarette dalla faccia della terra e si assiste all’inizio del tracollo dell’umanità, piombata in una nuova e oscura era primitiva.
Terra promessa - Parte 1 (Storia Andrea Pirondini, disegni Fabio Govoni)
In questo primo racconto ci troviamo in una palude, un posto ameno e desolato dove nessuno di noi vorrebbe vivere. Ho sorriso quando il personaggio protagonista della storia ha fatto la sua comparsa: il barcaiolo. Lo stesso primo personaggio che incontriamo in Megarette: Rinascita.
Lo troviamo a barcamenarsi con i problemi di tutti i giorni: procurarsi il cibo. E in un luogo simile non deve essere affatto cosa semplice. Gli fa da esca una sorta di bambolina voodoo dalle fattezze di Megarette che, quasi per ironia della sorte, lo porta a raggiungere un luogo familiare al lettore: l’isola fortezza, abitata da una una donna che nel corso degli anni ha dovuto reinventare la sua vita e utilizzare il ricordo che la gente aveva di Megarette per sopravvivere lei stessa alla solitudine..
La prova (Storia Andrea Pirondini, disegni Matteo Allodi)
Chi è colei che deve superare la prova? Perché nella vita si è messi davanti a delle scelte? Sono queste le domande che si pone Ezra la guerriera. Ciò che sente lo fa per il suo popolo, ciò per cui ha scelto di lottare sono persone umili ma orgogliose come lei, decise a proteggere il villaggio che abitano a costo della propria vita. Anche se questo vuol dire trovarsi spesso faccia a faccia con la morte.
La dinastia dei Senzatesta (Storia Andrea Pirondini, disegni Giacomo Pilato)
Sulla Terra si è costretti a sopravvivere. Chi comanda è una dinastia dove i figli del Re si dividono tra il divertimento dissoluto e una costante guerra per difendere la città dall’attacco delle bestie che sempre più si fanno minacciose. Solo il primogenito è destinato a guidare il Gigante di ferro, al secondo è concesso solo di esultare e vivere nell’ombra. Ma le cose possono sempre cambiare…e quando un tremendo incidente colpisce la casata reale e gli equilibri cambiano a scendere in campo è colui che fino a quel momento non aveva proprio preso in considerazione l’accollarsi la responsabilità del futuro…
Il cerchio (Storia Andrea Pirondini, disegni Stefano Alghisi)
La gente deve credere in qualcosa. In qualcuno. In Megarette. Anche senza sapere se sia un uomo oppure una donna.La gente deve creare qualcosa dal nulla, con quello che trova.Le persone devono avere un totem qualcuno da pregare affinché le aiuti a superare i momenti più bui…che sembrano non avere mai fine. Un cerchio. Un qualcosa che racchiude e che protegge. Ma è davvero questa la soluzione?
Zazì (Storia Andrea Pirondini, disegni Yi Yang)
Come una moderna Pony pizza Zazì si muove per le strade della città facendo consegne. Le più disparate, che vanno ben oltre le sue possibilità. Ma i mostri sono sempre in agguato, però sembrano essere diventati parte di una realtà che la gente ha in qualche modo accettato. A modo loro. Come Zazì: vanno tolti di mezzo ad ogni costo. Ma la cosa più importante è sempre difendersi e arrangiarsi con le proprie mani per creare qualcosa in grado di farlo. Macho è una sua creazione, una creazione che forse neanche vedrà la luce ma farà in modo di gettare le basi per quelli che verranno dopo di lui. Robot più forti in grado di combattere i Neanderthal.
MR-S1-06 (Storia Andrea Pirondini, disegni Cristian Polizzi, mezzi toni Fabio Govoni)
Gli uomini si sono attrezzati. I più esperti si sono messi al lavoro per la creazione di un esercito di robot alti 25m in grado di contrastare i le bestie. Un esperto meccanico e un cadetto fantasticano su quella che era la vita prima di queste guerre. Gli amori che potevano nascere, le speranze che potevamo avere… Adesso resta solo il sacrificio e la risposta a un allarme rosso che non fa presagire niente di buono. Le bestie sono di nuovo qui e il cadetto deve uscire, saltando in sella del suo robot da guerra. Un agguato. Una trappola. Bestie fin troppo intelligenti che rischiano di soverchiare l’ordine costituito lasciando solo la speranza di quello che poteva essere. Ma non è stato.
Terra promessa - Parte 2 (Storia Andrea Pirondini, disegni Fabio Govoni)
Keila e il barcaiolo senza-nome fanno un accordo. Decidono di combattere insieme. Lei le mostra cosa sia in grado di fare Megarette. Lui promette di prendersi cura di lei e di mostrarle una città-paradiso, un posto dove forse il popolo di Keila può trasferirsi, nascondersi e per un po’ stare lontani dalle minacce. Il barcaiolo però non può stare con lei, lui è un uomo libero e deve comunque seguire la sua strada…anche se forse ha trovato un motivo rallentare i suoi vagabondaggi.
Il mio giudizio: Mi ci è voluto un secolo per tornare a leggere fumetti e in particolare questo…che avevo in lista da mesi. Però sono contento di averlo letto adesso. Adesso che ho ancora in mente il ricordo dei precedenti tre capitoli che sono stati piacevolmente rinfrescati dai racconti di questo Anno Zero. Queste brevi storie colmano quei vuoti temporali che anche il lettore ha dalla scomparsa di Megarette. Come siamo arrivati a questo? Come ha fatto il mondo ad andare allo sfacelo in questo modo? Ma soprattutto, come ha fatto l’umanità a cavarsela fino al suo ritorno?
Un’unica mente per disegni di mano differente, come dei punti differenti di una stessa storia. Ognuno di loro pone un tassello, un pezzo del puzzle che va a colmare l’universo di Megarette. Mi era dispiaciuto non sapere esattamente cosa fosse successo nei 300 anni in cui era relegata nello spazio e adesso finalmente lo so. Le persone hanno lottato. Hanno tirato fuori i le unghie e hanno tirato avanti come ogni volta che c’è in gioco la sopravvivenza. Un fumetto che incoraggia alla lotta e al non arrendersi mai. Neanche di fronte a dei mostri, neanche di fronte a dei giganti di ferro. Un volume che chiude in bellezza una storia che, a parer mio, ha ancora moltissimo da poter dire…perché, come dice la protagonista sul finale è tempo di partorire un nuovo universo!