venerdì 16 febbraio 2024

Proteggi la mia Terra, di Saki Hiwatari

Ciao a tutti!
Carissimi fumettari vorrei oggi iniziare col porgere le mie scuse se non introduco questa mia lettura dando informazioni classiche. Dire chi ha pubblicato per la prima volta Proteggi la mia terra e dove, oppure se ha avuto successo o meno è qualcosa che tutti possono leggersi altrove. Voglio dare solo informazioni stringate. Necessarie. Detto fra me e voi…ho ascoltato fin troppa gente che con la scusa di una recensione ha poi spoilerato di tutto. E sinceramente vorrei evitare.
Quindi di cosa parla Proteggi la mia terra?

Proteggi la mia terra racconta la storia di un gruppo di adolescenti che d’improvviso cominciano a sognare. Ma non sogni comuni. Sogni collettivi. Questo getta il lettore nella confusione più totale e suscita in lui un'immediata curiosità. Cosa stanno sognano? Chi sono quelle altre persone che sembrano osservare il pianeta terra in modo così serio? Siamo nel presente oppure nel passato? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?

Molti criticano il fatto che il manga non abbia la freschezza del tratto classico del genere. Vorrei quindi ricordare che è un qualcosa che inizia ad avere i suoi anni, non tantissimi, ma neanche così pochi. Quindi come fa un manga che ha più di un decennio avere lo stesso tratto dei volumi che escono adesso in Giappone? Uno sarà pur libero di esprimere il proprio stile nella maniera che più ritiene opportuna? E’ praticamente impossibile. E poi volete sapere il mio parere? A me i disegni sono piaciuti moltissimo, sono reali, spontanei, veri. Sono uno dei punti forti di questa storia. Arisu in particolare, come anche Rin o il Signor Tamura (che ho adorato sopra tutti).

Altra critica è stata mossa riguardo la lentezza. Chi lo ha letto afferma che l’inizio è ostico, incomprensibile, faticoso. Ma da un manga che viene presentato come fantascientifico cosa ci si deve aspettare? Che la trama ci venga svelata subito? Così poi sì che diventa difficile leggersi gli altri 12 volumi se già si intravede il finale! La cosa peggiore è che chi l’ha fatto non ha voluto dare spazio a questa storia, non ha cercato di capire cosa succedeva dopo o se quello che ha pensato abbia avuto o no un riscontro. Personalmente ho apprezzato molto quell’alone di mistero che si percepisce fin da subito, il suo portare avanti due storie apparentemente slegate ma che iniziano a fondersi l’una con l’altra pagina dopo pagina.

In periodo storico come il nostro, dove tutto è iperconnesso e veloce, dove se non hai tutto davanti ti metti a scorrere, dove deve per forza succedere qualcosa ad ogni pagina, mi sento di dire che si deve dare tempo. E lo stesso a questo fumetto. I suoi personaggi e la storia che hanno da raccontarci rallenta il nostro scorrere del tempo. Durante la lettura io l’ho percepito e sentire che il mondo attorno a te continua a correre ma tu viaggi a una velocità ridotta è semplicemente bellissimo.
La storia di questo gruppo di persone insegna che non tutto accade nello stesso momento in cui lo viviamo. C’è un prima e ci sarà un dopo di noi. Non tutto si può capire subito. Proprio come i personaggi di Proteggi la mia terra ciascuno di noi ha i suoi tempi e l’unica cosa che dobbiamo fare è attendere il momento giusto per risvegliarci, per crescere, per avere la forza di affrontare la vita che il destino ha scritto per noi. Arisu questo lo sa bene. E’ inutile forzare i tempi. E Rin, che porta dentro di sé un vissuto da adulto che non comprende e che condiziona la sua vita al punto tale da far del male alle persone che gli stanno vicino?

Ho visionato un video di una lettrice che lamentava il fatto di un finale forse un po’ deludente. Dopo aver accennato a un evento importante che accade nel numero 11 del manga afferma di non aver capito bene cosa sia accaduto o addirittura che l’autrice non è stata capace di unire tutti i punti disseminati lungo il percorso. Fa un errore su quanti personaggi ci sono. Si chiede come mai Mokuren abbia un legame così stretto con la terra. Sbaglia l’età di uno dei personaggi principali e che nella storia avrà un ruolo determinante. Lo ha letto fino in fondo ma non ha capito.
Ma va’?
La gente non comprende. Tutto deve sempre essere chiaro fin dall’inizio sennò si fa fatica e se non si capisce si resta delusi. Ma perché deve essere così per forza? La complessità degli ultimi volumi è dovuta al fatto che tutto ciò che viene narrato in precedenza si fonde, finalmente il passato e il presente si uniscono e quindi non c’è più niente da spiegare perché tutto è davanti agli occhi del lettore. Ciò che sta leggendo in quel momento non è niente che alla fine non sappia già, viene solo reso palese…con tutta la sua devastante verità. Ed è bellissimo perché abbiamo avuto tutta la storia sempre davanti agli occhi senza rendercene conto. Pagina dopo pagina stavamo già leggendo il finale, arricchito via via da avvenimenti forse un po’ strani, ma questo non ha mi ha mai distratto dal fine ultimo e dal chiedermi cosa succederà quando le password verranno raccolte tutte nuovamente? Quale sarà il destino della terra?

Una spinta ad andare avanti, a non guardarsi indietro. Se siamo stati innamorati nella vita precedente dobbiamo esserlo anche adesso?
Il passato ci condiziona. Dobbiamo prendere in mano le redini della nostra vita altrimenti qualcun altro lo farà per noi. Dobbiamo maturare. Questi sono i temi principali delle pagine di questo fumetto, assieme ovviamente a quello della reincarnazione, dell’omosessualità. Motore di tutto quanto è sempre e comunque l’amore. Che esso sia rivolto ad un amante, a un luogo che si chiami casa, a un passante che ci salva la vita dopo un brutto incidente, o un familiare…non importa. Diverse sono le forme d’amore, come diversi sono i caratteri dei protagonisti, lo sono così tanto che spesso sembrano quasi irreali. Ma la vita non è forse una serie di atteggiamenti con cui ci scontriamo ogni giorno? Sono problemi esistenziali seri nonostante i personaggi siano molto giovani e visto e considerato le generazioni attuali c’è solo da sperare che vengano a contatto con questo manga, maturare e capire cosa sia davvero importante nella vita.

Francesco Balestri

giovedì 1 febbraio 2024

Megarette #2: Guerra, di Andrea Pirondini, Fabio Govoni e Giacomo Pilato

Ciao a tutti amici fumettari, come state? Con oggi si apre il secondo capitolo della trilogia di Megarette, fumetto fantascientifico ideato da Andrea Pirondini, Fabio Govoni e Giacomo Pilato.
Ma iniziamo subito!

Autori: A. Pirondini, F. Govoni, G. Pilato

Editore: Weird Book

Collana: Weird Comics

Pagine: 58

Link per l’acquisto QUI

Questo nuovo volume porta il nome di Guerra. L'albo precedente si era infatti concluso in maniera particolare. Da una parte abbiamo lasciato Megarette appena risvegliata dal coma siderale pronta a scontrarsi con un gruppo di Neanderthal che minacciano di distruggere l’isola fortezza, dall’altra abbiamo Anna la majorette coinvolta in un “regolamento di conti” con una compagna di squadra quando improvvisamente una tremenda esplosione la distrae…

Un'apertura con un presagio oscuro. Piove amore dal cielo ma sulla terra si semina odio e antichi ricordi tornano a galla mentre gli Eterni Magi sono pronti alla guerra: Arrivano! Arrivano!
Un esordio che immediatamente mi ha riportato alla mente il finale dell’opera incompiuta di Pirandello: I giganti della montagna. Un gruppo di attori di una compagnia scalcinata odono in lontananza dei rumori minacciosi in avvicinamento e guardano con aria sconvolta il futuro di fronte a loro con la paura che veste i panni di mostri, giganti, che nessuno conosce.

La storia prende due strade differenti.
Siamo ancora in città e una donna, la madre di Anna scappa, la cerca. deve trovare assolutamente sua figlia e metterla al corrente delle sue paure e del perché si annida in lei la paura che potrebbe succedere loro qualcosa. Il passato dei genitori di Anna nasconde un grosso segreto, le ricerche che hanno condotto li hanno portati a scoprire che forse la storia non è come ce l’hanno sempre raccontata. Forse gli uomini di Neanderthal non si sono del tutto estinti. Qualcosa, dal sapore preistorico, vive ancora in mezzo a noi senza che ce ne accorgiamo.
Ma anche Anna porta dentro di sé un segreto. Deve tenere a bada una strana forma di anemia nel sangue ed è possibile farlo solo con l’aiuto di un farmaco, il DEA (una sorta di metallo fluido che se urtato si indurisce per poi tornare allo stato normale), sintetizzato in laboratorio e messo in forma di pasticche. Tutto questo se non tenuto sotto controllo può avere delle ripercussioni: un forte sentimento di azione.

Ecco che l’aggressività di Anna di fronte a un imminente pericolo assieme alla mamma, scatena in lei un mondo interiore di cui ha solo un vago ricordo. Ed ecco che i due mondi si fondono all'istante. Quello legato alla al passato che la vede protagonista della lotta contro le bestie disumane dei Neanderthal a fianco di Keila sull’isola-fortezza, e quello odierno in cui un mostro, che tanto ricorda le creature giapponesi dei film in bianco e nero, sta distruggendo la città. Megarette combatte quindi su due fronti, incurante del pericolo, incurante del fatto che ancora non è convinta di cosa le stia succedendo, di che mondo facciano parte i ricordi che le affollano nella mente ma soprattutto incurante di sapere chi sia lei davvero. Le sorti dell’umanità sono nelle mani di Megarette-Anna che si getta nell’azione senza farsi troppo domande, come una vera eroina, le risponde le darà in seguito. Perché gli umani dalla notte dei tempi vengono puniti? Cos’hanno fatto per meritarsi tutta questa sofferenza?

Questo secondo volume della trilogia ci racconta la storia di una donna che si fa portavoce della potenza, della determinazione, e della voglia di lottare per quello in cui le donne credono. La sorellanza, l’alleanza di due donne di età differenti, prima la madre di Anna e successivamente Keila, mostrano come nonostante i bisogni cambino, i nemici cambino, le epoche cambino, l’obiettivo sia sempre lo stesso: sopravvivere e far valere i propri diritti. In un’ambientazione scarna, che tanto ricorda Star Wars - La minaccia fantasma, al punto da ventilare l’arrivo di Anakin Skywalker, anche il lettore è al fianco di Anna-Megarette che sfodera una delle sue armi segrete, il Megapon (che non vi dirò cos’è per non rovinare la sorpresa,ma gli estimatori apprezzeranno sicuramente!), per abbattere i Neanderthal che minacciano di fagocitare la specie successiva. A conferma di questo richiamo al cinema di fantascienza fanno la comparsa alcuni robot alleati e anche loro ribelli. Omu in particolare, che tanto somiglia a BB-8, è giunto per informare che la città che ha accolto Anna è stata messa a dura prova e, purtroppo, qualcuno a cui lei si era affezionata è rimasto coinvolto…

Un bellissimo grido di ribellione e sul senso di appartenenza a cui viene dato ulteriore risalto da quesiti esistenziali: se combatto con tutte le mie forze e ciò che trovo è solo morte e distruzione a cosa servo? Nel cuore, e nel corpo di Anna, risiede una forza inaudita. Suo padre e sua madre lo sapevano fin da quando era piccola. Adesso che lei è cresciuta le cose sono cambiate. E’ maturata, proprio come un rito di passaggio all’età adulta. Prima ci sono i genitori che si preoccupano che ti comporti secondo le regole e che ti proteggono, crescendo devi provare a continuare a dar loro ascolto (il padre stesso le confessa che deve imparare a conoscere la sua forza e che solo in seguito capirà come usarla), ma quando arrivi alla maturità sei solo tu contro il mondo intero e devi sperare che le armi che ti hanno dato funzionino altrimenti gli altri-mostri ti saranno immediatamente addosso per sbranarti…

Francesco Balestri