giovedì 1 febbraio 2024

Megarette #2: Guerra, di Andrea Pirondini, Fabio Govoni e Giacomo Pilato

Ciao a tutti amici fumettari, come state? Con oggi si apre il secondo capitolo della trilogia di Megarette, fumetto fantascientifico ideato da Andrea Pirondini, Fabio Govoni e Giacomo Pilato.
Ma iniziamo subito!

Autori: A. Pirondini, F. Govoni, G. Pilato

Editore: Weird Book

Collana: Weird Comics

Pagine: 58

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Questo nuovo volume porta il nome di Guerra. L'albo precedente si era infatti concluso in maniera particolare. Da una parte abbiamo lasciato Megarette appena risvegliata dal coma siderale pronta a scontrarsi con un gruppo di Neanderthal che minacciano di distruggere l’isola fortezza, dall’altra abbiamo Anna la majorette coinvolta in un “regolamento di conti” con una compagna di squadra quando improvvisamente una tremenda esplosione la distrae…

Un'apertura con un presagio oscuro. Piove amore dal cielo ma sulla terra si semina odio e antichi ricordi tornano a galla mentre gli Eterni Magi sono pronti alla guerra: Arrivano! Arrivano!
Un esordio che immediatamente mi ha riportato alla mente il finale dell’opera incompiuta di Pirandello: I giganti della montagna. Un gruppo di attori di una compagnia scalcinata odono in lontananza dei rumori minacciosi in avvicinamento e guardano con aria sconvolta il futuro di fronte a loro con la paura che veste i panni di mostri, giganti, che nessuno conosce.

La storia prende due strade differenti.
Siamo ancora in città e una donna, la madre di Anna scappa, la cerca. deve trovare assolutamente sua figlia e metterla al corrente delle sue paure e del perché si annida in lei la paura che potrebbe succedere loro qualcosa. Il passato dei genitori di Anna nasconde un grosso segreto, le ricerche che hanno condotto li hanno portati a scoprire che forse la storia non è come ce l’hanno sempre raccontata. Forse gli uomini di Neanderthal non si sono del tutto estinti. Qualcosa, dal sapore preistorico, vive ancora in mezzo a noi senza che ce ne accorgiamo.
Ma anche Anna porta dentro di sé un segreto. Deve tenere a bada una strana forma di anemia nel sangue ed è possibile farlo solo con l’aiuto di un farmaco, il DEA (una sorta di metallo fluido che se urtato si indurisce per poi tornare allo stato normale), sintetizzato in laboratorio e messo in forma di pasticche. Tutto questo se non tenuto sotto controllo può avere delle ripercussioni: un forte sentimento di azione.

Ecco che l’aggressività di Anna di fronte a un imminente pericolo assieme alla mamma, scatena in lei un mondo interiore di cui ha solo un vago ricordo. Ed ecco che i due mondi si fondono all'istante. Quello legato alla al passato che la vede protagonista della lotta contro le bestie disumane dei Neanderthal a fianco di Keila sull’isola-fortezza, e quello odierno in cui un mostro, che tanto ricorda le creature giapponesi dei film in bianco e nero, sta distruggendo la città. Megarette combatte quindi su due fronti, incurante del pericolo, incurante del fatto che ancora non è convinta di cosa le stia succedendo, di che mondo facciano parte i ricordi che le affollano nella mente ma soprattutto incurante di sapere chi sia lei davvero. Le sorti dell’umanità sono nelle mani di Megarette-Anna che si getta nell’azione senza farsi troppo domande, come una vera eroina, le risponde le darà in seguito. Perché gli umani dalla notte dei tempi vengono puniti? Cos’hanno fatto per meritarsi tutta questa sofferenza?

Questo secondo volume della trilogia ci racconta la storia di una donna che si fa portavoce della potenza, della determinazione, e della voglia di lottare per quello in cui le donne credono. La sorellanza, l’alleanza di due donne di età differenti, prima la madre di Anna e successivamente Keila, mostrano come nonostante i bisogni cambino, i nemici cambino, le epoche cambino, l’obiettivo sia sempre lo stesso: sopravvivere e far valere i propri diritti. In un’ambientazione scarna, che tanto ricorda Star Wars - La minaccia fantasma, al punto da ventilare l’arrivo di Anakin Skywalker, anche il lettore è al fianco di Anna-Megarette che sfodera una delle sue armi segrete, il Megapon (che non vi dirò cos’è per non rovinare la sorpresa,ma gli estimatori apprezzeranno sicuramente!), per abbattere i Neanderthal che minacciano di fagocitare la specie successiva. A conferma di questo richiamo al cinema di fantascienza fanno la comparsa alcuni robot alleati e anche loro ribelli. Omu in particolare, che tanto somiglia a BB-8, è giunto per informare che la città che ha accolto Anna è stata messa a dura prova e, purtroppo, qualcuno a cui lei si era affezionata è rimasto coinvolto…

Un bellissimo grido di ribellione e sul senso di appartenenza a cui viene dato ulteriore risalto da quesiti esistenziali: se combatto con tutte le mie forze e ciò che trovo è solo morte e distruzione a cosa servo? Nel cuore, e nel corpo di Anna, risiede una forza inaudita. Suo padre e sua madre lo sapevano fin da quando era piccola. Adesso che lei è cresciuta le cose sono cambiate. E’ maturata, proprio come un rito di passaggio all’età adulta. Prima ci sono i genitori che si preoccupano che ti comporti secondo le regole e che ti proteggono, crescendo devi provare a continuare a dar loro ascolto (il padre stesso le confessa che deve imparare a conoscere la sua forza e che solo in seguito capirà come usarla), ma quando arrivi alla maturità sei solo tu contro il mondo intero e devi sperare che le armi che ti hanno dato funzionino altrimenti gli altri-mostri ti saranno immediatamente addosso per sbranarti…

Francesco Balestri

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